L'Istat ha pubblicato i dati sull'inflazione di aprile 2025, registrando un aumento del +1,9% su base annua per l'indice dei prezzi al consumo e del +1,7% per l'indice FOI (Famiglie di Operai e Impiegati). Quest'ultimo dato influenza direttamente i rinnovi dei contratti di affitto con formula 4+4.

L'adeguamento annuale dei canoni comporterà un aumento medio nazionale di 14 euro al mese (168 euro annui) per un trilocale, ma le differenze tra le città sono significative.

Milano in Testa

Il capoluogo lombardo registra l'incremento più elevato con +34 euro mensili (408 euro annui), portando il canone medio di un trilocale da 2.000€ a 2.034€ al mese.

Roma al Secondo Posto

Nella Capitale, gli inquilini dovranno sostenere un aumento di +21 euro mensili (252 euro annui), con il canone che passa da 1.250€ a 1.271€.

Firenze e Venezia: Aumenti Significativi

Entrambe le città artistiche registrano incrementi di +25 euro mensili (300 euro annui):

• Firenze: da 1.500€ a 1.526€

• Venezia: da 1.500€ a 1.526€

Le Altre Città del Nord Italia

Como e Bologna

• Como: +22€/mese (da 1.300€ a 1.322€)

• Bologna: +20€/mese (da 1.200€ a 1.220€)

• Bolzano: +20€/mese (da 1.200€ a 1.220€)

Lombardia e Veneto

Aumenti di +17€ mensili per:

• Bergamo (da 1.000€ a 1.017€)

• Brescia (da 1.000€ a 1.017€)

• Verona (da 1.000€ a 1.017€)

Il Sud Italia: Impatti Contenuti

Campania

• Napoli: +17€/mese (da 1.025€ a 1.042€)

• Salerno: +16€/mese (da 930€ a 946€)

Sardegna

• Cagliari: +19€/mese (da 1.100€ a 1.119€)

• Olbia: +20€/mese (da 1.200€ a 1.220€)

Città con Aumenti Minimi

Gli incrementi più contenuti (massimo 7€ mensili) si registrano in:

• Alessandria

• Nuoro

• Asti

• Biella

• Caltanissetta

• Vibo Valentia

L'adeguamento dei canoni di locazione legato all'inflazione FOI rappresenta un meccanismo automatico che, pur garantendo ai proprietari il mantenimento del potere d'acquisto del reddito da locazione, determina una pressione crescente sui bilanci familiari degli inquilini. La differenziazione geografica degli aumenti riflette le dinamiche strutturali del mercato immobiliare italiano, dove le città del Nord e i centri turistici continuano a registrare i valori più elevati.

I dati evidenziano come il divario tra Nord e Sud Italia nel settore degli affitti non solo persista, ma tenda ad ampliarsi in termini assoluti. Mentre Milano registra aumenti di 34€ mensili, città come Caltanissetta o Vibo Valentia vedono incrementi contenuti entro i 7€. Questa disparità, seppur proporzionalmente simile (entrambe circa il 1,7%), crea differenze sostanziali in termini di impatto economico reale sulle famiglie.

Le aree metropolitane e i capoluoghi economicamente più dinamici mostrano una maggiore sensibilità agli adeguamenti inflazionistici. Milano, Roma, Firenze e Venezia non solo partono da canoni base più elevati, ma subiscono anche gli incrementi assoluti più significativi. Questo fenomeno riflette la robustezza di questi mercati immobiliari e la loro capacità di assorbire aumenti di prezzo senza perdere attractiveness per gli inquilini.

L'incremento dei canoni di locazione, seppur modesto in termini percentuali, può rappresentare una sfida significativa per le famiglie a reddito medio-basso, specialmente nelle città dove gli affitti sono già elevati. A Milano, l'aumento annuale di 408€ equivale a quasi un mese di spesa alimentare per una famiglia media, mentre nelle città del Sud gli incrementi risultano più sostenibili in termini di impatto sul budget familiare.

Questi adeguamenti si inseriscono in un contesto di mercato caratterizzato da una domanda di locazioni ancora sostenuta, alimentata da fattori strutturali come la mobilità lavorativa, l'urbanizzazione e le difficoltà di accesso al credito per l'acquisto della prima casa. La rigidità dell'offerta abitativa, particolarmente evidente nei centri storici e nelle aree più centrali delle grandi città, contribuisce a mantenere alta la pressione sui prezzi.

L'analisi si basa sui canoni medi dei trilocali, la tipologia immobiliare più richiesta dalle famiglie italiane. I dati riguardano esclusivamente i capoluoghi di provincia, dove è disponibile una base dati più consistente.

Il rinnovo annuale con adeguamento FOI interessa principalmente i contratti di locazione 4+4, che rappresentano la maggioranza delle locazioni residenziali in Italia.

L'inflazione di aprile 2025 impatterà diversamente sui bilanci familiari a seconda della città di residenza. Mentre Milano conferma il suo primato nei costi abitativi, anche città come Firenze, Venezia e Roma registrano aumenti significativi che potrebbero influenzare le scelte abitative delle famiglie italiane.